Nietzsche "Tutto ciò che non mi fa morire mi rende più forte".
Nel nostro quotidiano lo stress interviene sulle nostre risorse personali, modificando la visione del mondo.
Tutto appare sempre più complicato e pesante da gestire.
Il primo passo per trasformare la situazione è proprio riconoscere, con serenità e senza senso di colpa, il fatto che si sta attraversando un periodo difficile e che questo provoca alcune reazioni di difesa nel nostro cervello, reazioni che influenzano il proprio comportamento e le emozioni che si provano e la capacità di affrontarle.
Questa consapevolezza ci aiuta quindi a "permetterci" o a "perdonarci" l'eventuale calo di performance, evitando la spiacevole sensazione di non riconoscerci più in noi stessi e, conseguentemente, di perdere fiducia nelle nostre capacità.
La perdita di fiducia in sé è una minaccia subdola al proprio equilibrio. Non ce ne rendiamo conto, ma il nostro giudice interiore ci martella fino ad insinuare il dubbio e in quel momento si presentano nella nostra mente le frasi tipiche:
"Non ce la posso fare.. ora come ne esco?" e ancora:
"Non posso farmi vedere debole... contano su di me!",
fino a quando scatta il meccanismo: "Vorrei scappare... da tutto questo".
A questo punto è importante cercare un aiuto, intraprendere un percorso per farci acquisire maggiore consapevolezza dei nostri punti di forza, una maggiore stabilità e, portarci, pertanto, a un maggiore benessere.
Apprendere i propri "meccanismi di funzionamento" è fondamentale per lo sviluppo della propria professionalità, ma anche per aumentare la qualità della nostra vita.